Il compleanno di Tinin

Chi è Tinin, che i nostri clienti conoscono per i coloratissimi e grandi dipinti che ci ha donato e che arredano…

Chi è Tinin, che i nostri clienti conoscono per i coloratissimi e grandi dipinti che ci ha donato e che arredano l’Osteria del Gran Fritto di Cesenatico?

E’ una personalità irrequieta e multiforme, quella di Tinin Mantegazza, che ha vissuto molte stagioni artistiche e culturali dall’immediato dopoguerra sino ad oggi. Il suo sguardo ironico sulla realtà, risulta spesso sarcastico e graffiante con i potenti ma insieme sornione e affettuoso con i piccoli cui ha regalato momenti di autentica poesia attraverso i suoi simpatici burattini, i suoi morbidissimi gatti, e la sua inimitabile creatura «Dodò», indimenticabile protagonista della trasmissione per bambini L’albero azzurro.
Nato a Varazze il 20 febbraio 1931. Regista, illustratore, pittore, organizzatore teatrale, storico, giornalista, particolarmente impegnato nel teatro per ragazzi.
Dal 1958 inizia a collaborare con la RAI firmando alcune importanti produzioni televisive rivolte ai ragazzi come le Telefiabe e l’Albero azzurro.
Fonda nel 1977 l’ASTRA, Associazione teatro ragazzi, e nel 1978 il Teatro del Buratto. Prestissimo ha cominciato anche a disegnare sotto l’influenza del gruppo del «Corriere dei Piccoli». Amico di Emanuele Luzzati e di artisti quali Mino Ceretti, Mario Rossello, Tullio Pericoli, trasferisce nelle sue opere pittoriche il gusto del colore e di un segno che insegue il sorriso della caricatura, la semplicità e il sogno dell’infanzia.
Vissuto per molti anni a Milano, dove ha diretto il Teatro Verdi e collaborato per oltre diciott’anni con Enzo Biagi in Tv, Mantegazza si è trasferito da molti anni a Cesenatico, divenuta quindi la sua città d’elezione, dove tra l’altro ha dato il suo fondamentale apporto per la nascita del Presepe della Marineria.

Per il compleanno di Tinin Mantegazza si è costituito un “comitato per i festeggiamenti”, coordinato dalla moglie Velia. Nella bellissima cornice del Museo della Marineria di Cesenatico è stata organizzata una grande festa, presenti oltre 130 amici, alla quale abbiamo contribuito offrendo la cena per tutti gli invitati.

Tutto è stato predisposto di nascosto dal festeggiato, che è entrato nel museo accolto a luci spente dall’applauso di tutti e dai nostri passatelli in brodo di mazzola proposti come aperitivo in un bicchiere. Chi conosce il Museo della marineria di Cesenatico può capire quanto può essere stato affascinante l’ambiente dell’evento; chi non lo conosce può immaginarlo dalle immagini.

Museo della Marineria di Cesenatico

 

Tra le barche storiche e gli allestimenti del museo c’è stato un susseguirsi di canzoni eseguite dall’amico Ricky Gianco, di poesie e racconti brevi di Tinin letti da Elena Baredi e Lucia Vasini, di musiche del gruppo Bevano Est, e naturalmente i piatti preparati da Gregorio Grippo, nostro executive chef, insieme alla sua brigata.

 

Abbiamo iniziato servendo tortelli in sfoglia di patate ripieni di baccalà liquido e un sandwich di piadina (antisegnana dell’hot dog) imbottito di saraghina affumicata, crema di cipolla e radicchi.
Poi zuppa di fagioli e vongole; un abbinamento non scontato, ma sempre apprezzato da chi ci frequenta, che unisce due ingredienti “poveri” del mare e della terra.
Il mio pescivendolo e amico Luigi Quadrelli mi ha fatto un grande regalo trovandomi delle preziose “boseghe”, con le quali Gregorio ha preparato la pietanza: cotta al forno a bassa temperatura, abbinata alle classiche patate arrostite al rosmarino.
La Bosega è il principe dei cefali, un pesce pescato ai confini della Romagna e in tutto il Veneto, dalle carni bianche, morbide e saporite; dagli appassionati è preferito al più nobile branzino.
Per il finale, la torta di Tiziana: una morbida terrina di crema con colata di zabaione fresco, ornata di 80 candeline che Tinin ha spento senza apparente sforzo.

 

 

 

 

Stefano Bartolini

Firma Stefano Bartolini