I Grattini con le Seppie

Oramai dimenticati e praticamente irreperibili nei menù dei ristoranti della zona, i Grattini con le Seppie sono una testimonianza del forte legame fra la stagionalità e le consuetudini della vita quotidiana della nostra cucina.

I Grattini con le Seppie, che in passato li si preparava per lo più in Primavera, è una zuppa tradizionale della cucina di mare dell’alto Adriatico. Oramai dimenticata e praticamente irreperibile nei menù dei ristoranti della zona, è testimonianza del forte legame fra la stagionalità e le consuetudini della vita quotidiana della nostra cucina.

Seppia dell'Adriatico

Quindi … perchè in Primavera? In passato, era questo il periodo in cui i delfini, al tempo quasi stanziali nei nostri mari e golosissimi delle teste delle seppie, le cacciavano e le decapitavano (erano queste le seppie che comunemente venivano definite “delfinate”). I loro corpi, invece, galleggiavano fino a riva e i bambini facevano a gara a chi ne raccoglieva di più!

C’è anche un detto nel nostro dialetto che dice … “l’è na soepa (o cèpa) delfineda” di una ragazza poco attraente!

Prima della ricetta però … credo che sia necessario chiarire “cosa sono i grattini”. Qui da noi si chiamano comunemente monfettini, manfettini o ancora mafrigùl. E’ semplicemente un impasto di uova e farina modellato a salsicciotto, fatto a fette, lasciato asciugare e poi sminuzzato a coltello. In passato era un tipo di pasta molto amato dalle azdòre perché velocissimo da preparare: farina, uova e … nessuna sfoglia da tirare!

I Grattini

Ingredienti per 4 persone

200 grammi di farina tipo 0

1 uovo grande o due piccoline

1/2 chilogrammo di seppie

1 cipolla piccola (possibilmente rossa di Tropea)

1 cucchiaio concentrato di pomodoro o 3 cucchiai di passata

olio extra vergine d’oliva

sale marino integrale

pepe macinato al momento

Preparazione

Preparare la pasta lavorando la farina con l’uovo (o le uova), formare un panetto lungo e tagliarlo a fette. Lasciare asciugare le fette sul tagliere per almeno un paio d’ore.

Quando si saranno un po’ asciugate, battere con il coltello o la mezzaluna la pasta, stenderla su di un vassoio e lasciare che si disidrati ancora un po’.

Nel frattempo pulire le seppie, lavarle bene sotto l’acqua corrente, tagliarle a striscioline e poi tritarle grossolanamente.

In una casseruola far soffriggere in abbondante olio la cipolla tritata finemente. Unire le seppie al soffritto, farle rosolare e poi aggiungere il concentrato o la passata. Dopo qualche minuto versare anche mezzo litro d’acqua ben calda o di brodo di verdura. La zuppa dovrà cuocere per un’ora e mezza (nel caso dovesse servire, aggiungere altra acqua calda durante la cottura).
Trascorso questo tempo, aggiustare di sale se necessario e unire anche i grattini per la cottura: basteranno 5 minuti.

Servire con abbondante pepe macinato fresco, un filo di olio a crudo e un pizzico di prezzemolo tritato.