Sulla statale Adriatica, nei pressi di Cesenatico, alla fine degli anni ’50 comparve un grande cartello che, a lettere cubitali, annunciava … “Benvenuti a Cesenatico: città dei delfini”.
D’azzurro e d’oro, con tanto di immagine luccicante, pinne d’argento e quattro lingue a tradurne il significato, il turista veniva subito informato che nel centro della bella località balneare avrebbe trovato … il primo delfinario d’Italia.
La storia di questi cetacei a Cesenatico ebbe inizio qualche anno prima: in un tardo pomeriggio di fine estate, un motopeschereccio entrò nel porto portando con se un delfino.
Era stato catturato al largo e, a differenza di quanto succedeva di solito, di quando cioè i pescatori uccidevano i simpatici cetacei rei di rompere le reti, fu “adottato”, battezzato Lalla e amorevolmente ospitato nel tratto della Vena Mazzarini tra il canale e il ponte di via Anita Garibaldi.
Ogni giorno Lalla si esibiva in acrobatici salti davanti a un pubblico sempre più numeroso, destava curiosità e gioia nei passanti e … si faceva voler bene da tutti.
Successe però che, quasi ad inscenare un rapimento, un gruppo di cervesi, certamente invidiosi della popolarità che Cesenatico aveva acquisito coccolando la sua Lalla, la rubarono e la portarono nel loro porto.
E … ci fu sommossa: l’Azienda di Soggiorno fu assalita e i dirigenti dovettero attivarsi per riportare il delfino a Cesenatico. Lalla però non sopravvisse al viaggio e … Cesenatico subì il lutto: fu allestita una camera ardente nella vasca della fontana all’Azienda di Soggiorno.
Qualche mese dopo fu catturato un altro delfino, Lalla II, che fu ospitato in quello che nel frattempo era stato predisposto per diventare l’Acquario, il tratto terminale della Vena Mazzarini: ripulita da ogni detrito, fu fornita di un impianto che pompava a ciclo continuo acqua dal mare.
Ma … Lalla si sentiva sola: i delfini sono animali che mal sopportano la vita in cattività.
Furono allora presi contatti con il “SeaQuarium” di Miami, unico centro al mondo specializzato in delfini: gli americani risposero con entusiasmo all’appello ed inviarono a Cesenatico un promesso sposo per Lalla.
E a questo proposito, Marta Zani, mi racconta dell’eccezionalità dell’evento: «A quei tempi era ardito il solo pensare di rivolgersi oltre oceano per trovare il compagno ad un delfino depresso di una piccola cittadina della Riviera Romagnola. Quindi, quando arrivò la risposta all’appello prima e l’aitante cetaceo poi, Cesenatico divenne la protagonista indiscussa fra tutte le località balneari dell’alto Adriatico!»
Le immagini di quei giorni documentano l’arrivo di Palooza con centinaia di migliaia di persone assiepate sulle sponde dell’Acquario: nozze ufficiali con la direttrice del “SeaQuarium” quale madrina d’onore, le autorità locali, le televisioni, i cinegiornali, gli inviati stampa e i fotografi, sia italiani che stranieri.
Un evento eccezionale con una risonanza mediatica veramente unica e irripetibile!
E’ così che Cesenatico divenne … la città dei delfini.
Negli anni a seguire … [segue]
Giorgia Lagosti
