L’Osteria del Gran Fritto alla Notte d’Oro 2011 di Ravenna

Sabato 8 Ottobre 2011. In abito lungo e sfoderando i suoi gioielli migliori, Ravenna si è concessa per una intera…

Sabato 8 Ottobre 2011.

In abito lungo e sfoderando i suoi gioielli migliori, Ravenna si è concessa per una intera notte, dal tramonto fino alle prime luci dell’alba. Ha aperto le porte sui suoi angoli più suggestivi e, proponendo eventi e spettacoli di grande interesse, si è fatta guardare, ammirare, vivere.

Protagonista su tutto è stato il Mosaico con le aperture della Basilica di San Vitale, del Mausoleo di Galla Placidia; poi mostre, installazioni …

Ma anche la Musica, classica, sacra, i grandi concerti di jazz e di rock; la Poesia, la satira, gli incontri con autori d’eccellenza, dialoghi, letture e laboratori, la Letteratura e il Mistero ….

Il Risotto come Una Volta

 

Il modo migliore per godere di tutto ciò? Passeggiare. Vagare nelle strade illuminate del centro storico. Ascoltare, sbirciare, odorare, farsi guidare dall’istinto e dal desiderio della scoperta.

Attenzione però! Ci vuole un attimo a farsi sopraffare dall’ansia di dover “provare” ogni cosa: impossibile!

Piazza del Popolo, il centro vero, il cuore della città, il luogo dove l’armonia degli spazi e degli edifici si sposa con il desiderio dell’incontro. Poi via IV Novembre, verso il Mercato Coperto e Piazza Andrea Costa.

Ma … quanta gente! Si passa a fatica fra le persone che sembrano in fila … davanti a cosa? Avvicinandosi si scorgono due gazebo marroni.

Alle pareti, le foto in bianco e nero della “Storia dei Pescatori” di Cesenatico.

All’interno, un grande fermento.

Fuori, l’attesa.

Nella Notte d’Oro l’Osteria del Gran Fritto di Milano Marittima ha portato a Ravenna il suo cibo di strada: il “Risotto alla moda di una volta” e il “Cartoccio di fritto”.

Andrea e Stefano si erano detti … “Perché no? Sarà una bella esperienza!”

E bella lo è stata, ma … quanto lavoro! Partiamo dal giorno prima.

Nelle cucine delle Osterie arriva il pesce fresco: la pulizia, la lavorazione e la preparazione del brodo per il risotto. Poi i camion: uno per tutta l’attrezzatura (fuochi, friggitrici …) e l’altro, refrigerato, per il pescato. La mattina si parte e, dopo il montaggio e l’allestimento…

Il Cartoccio di Fritto

 

Alle 18.30 escono il primo Risotto e il primo Cartoccio. Da quel momento in poi una fila continua di persone (fino a toccare i 100 metri nei momenti di punta) assedia il fronte delle strutture dei Bartolini.

Tanto è che, alle 22.30, da Cesenatico, parte un furgone con altro pesce.

Stefano viene chiamato per affiancare Andrea nella coordinazione dei lavori: la brigata di cucina (12 persone in perfetta sintonia e … sincronia) riusciva a stento a respirare.

Fuori, per strada, gli apprezzamenti, i commenti: “Buono, buonissimo, ma quanto friggere!! Chissà quell’olio, dopo tanti “passaggi!”. Qualcuno allora presta attenzione all’interno e … cambi regolari dettati dal numero delle porzioni preparate e non dai tempi. La gente si stupisce: non è cosa da tutti!

Poi si fanno le 2.00 di notte. La materia prima è di nuovo finita. La città comincia ad essere stanca. Gli uomini dei Bartolini lo sono ancora di più, ma … c’è ancora da smontare tutto, da mettere l’attrezzatura sui camion, da far ritorno alle Osterie che, e non fra parentesi, durante la serata hanno lavorato comunque e a pieno regime.

Il Cartoccio

 

Poi, arrivati, Andrea decide che oramai che si è fatto cento … perché non “tenere botta” e fare centouno? Lavaggio delle friggitrici, di tutto ciò che è servito alla realizzazione dell’evento, ordine e pulizia: sono le 7.00. E’ ora di colazione: un bombolone caldo (meritatissimo!) e poi a letto.

Alle 12.00 di nuovo al lavoro.

Chiedo ad Andrea: “Come è andata?”. Mi risponde: “Mi sono divertito un sacco! Ma … fortuna che la Notte d’Oro, a Ravenna, non tornerà prima di un anno!”.

Giorgia Lagosti