Per i Piatti da Peschereccio, Quadrettini con le Poverazze

Una volta si cucinava sulla ròla del camino. Ogni cucina aveva un grande camino quasi sempre con il fuoco acceso. Ed erà lì che una volta si viveva la maggior parte della giornata, in cucina. Allora la vita era semplice come semplici erano i “mangiari” della povera gente.

Una volta le case dei pescatori della nostra costa erano riscaldate solo dal fuoco che ardeva nel camino della cucina, una cucina grande dove si viveva. E sullo stesso fuoco si cucinava il pesce, quello povero spesso rimasto invenduto dopo il mercato. La vita allora era semplice ed altrettanto lo erano le pietanze.

Poi c’erano i giorni in cui non si poteva uscire con i pescherecci perchè il mare era grosso. C’era burrasca. Si diceva … “oggi va male!”

Ma anche in quei giorni un po’ di legna alla deriva e un po’ di poverazze “imbambinite” sulla battigia si trovavano sempre.

Era il mare la vera ricchezza, offriva molto anche a riva, nel basso fondale. Lì, tutti erano pescatori, grandi e bambini, uomini e donne. Poi si tornava a casa, si accendeva il fuoco e ….

Quadrettini con le Poverazze

I Quadrettini con le Poverazze

Si lavavano bene le vongole e si facevano aprire in un largo tegame appoggiato sulla “ròla”, sotto la cappa del camino, sulle braci ardenti. Poi si aspettava che freddassero un attimo per poterle liberare dalle valve. Dopo si riponevano per un po’ in un piatto immerse nel loro liquido.

Nello spesso tegame si rosolavano insieme aglio, cipolla e prezzemolo. Si aggiungeva un po’ di conserva diluita con acqua e si aspettava che il tutto riprendesse il bollore. Ora era il momento di unire anche i quedrettini di pasta all’uovo: si sarebbe cotta direttamente nel “brodo” insieme a tutti gli odori.

Solo verso la fine di aggiungevano anche le poverazze e il loro liquido.

Questa minestra alla fine sarebbe risultata più o meno brodosa a seconda di quanta acqua era stata aggiunta (scelta questa dettata dalla quantità dei quadrettini che si avevano a disposizione: poca minestra … tanta acqua!).

I quadrettini con le poveracce si mangiavano nella scodella con un filo d’olio …. quando c’era.

Un ultima piccola nota: noi oggi per la pasta al matterello usiamo 1 uovo ogni 100 grammi di farina. Per 400 grammi di farina per esempio, apriamo 4 uova. Una volta invece, l’uovo sarebbe stato uno comunque: tutto il resto del liquido necessario per ottenere un impasto liscio e lavorabile … sarebbe stata acqua!!