Nella Dolce Vita di Cesenatico . . . i Delfini – Atto Secondo

Nella Dolce Vita di Cesenatico . . . i Delfini – Atto Secondo: [segue] Negli anni a seguire Lalla II e Palooza,…

Nella Dolce Vita di Cesenatico . . . i Delfini – Atto Secondo: [segue] Negli anni a seguire Lalla II e Palooza, non ci è dato a sapere se felicemente uniti, ma certamente molto amati, furono i notissimi ospiti dell’Acquario di Cesenatico.

Accadde però che 6 anni dopo, a causa del freddo eccezionale di un particolarmente rigido inverno, si ammalarono di broncopolmonite e morirono.

Per Cesenatico fu un evento davvero grave: i delfini, con i loro guizzi per afferrare il pasto dalle mani del custode, erano diventati di casa in tutto il paese, rappresentavano una specie di attrazione locale alla cui scomparsa sembrava non fosse possibile rassegnarsi.

 Cesenatico era a lutto.

Nella Dolce Vita di Cesenatico . . . i Delfini - archivio Nanni

E proprio per questo, appena i tepori primaverili lo consentirono, l’Azienda di Soggiorno mise in palio alcune centinaia di migliaia di lire per chi avrebbe catturato e portato vivo in porto un delfino per la Vena Mazzarini: impresa assai difficile per la grande velocità e per gli alti balzi fuori dall’acqua che questi animali sono soliti “inscenare” per poter respirare.

Ma dopo giorni di febbrile attesa … era un tardo pomeriggio estivo, era vicino il tramonto e, in una lunga e rumorosa fila, stavano facendo ritorno in porto i pescherecci: avevano le loro reti appese agli alberi ad asciugare al vento ed erano carichi di pesce fresco ammucchiato sulla tolda, la grossa tela incatramata che proteggeva il pontile.

Ad un tratto la radio di bordo del “Roma”, il veliero da pesca capo flottiglia, comincio a rumoreggiare recapitando uno strano messaggio: “Qui Fiorenza a caposquadra … siamo a tre miglia dalla costa … abbiamo catturato tre delfini … sono grossi … oltre un quintale e mezzo ciascuno … dirigiamo in porto”.

Nella Dolce Vita di Cesenatico . . . i Delfini - archivio Nanni

La notizia prontamente diffusa fra gli equipaggi e subito riportata a terra, fece in poco tempo il giro della città e scatenò una ondata di entusiasmo fra la popolazione che festante accorse in massa nel porto ad accogliere i tre delfini: applausi, urla deliranti, grida d’evviva all’indirizzo dell’eroico equipaggio.

Nei giorni successivi venne costituito un comitato per organizzare degni festeggiamenti per i nuovi ospiti.

Tutto fu predisposto per una bella mattina di domenica in cui, alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose della città, ebbe luogo il battesimo ufficiale dei tre delfini: Valerio, Valentina e Anita.

I primi due vennero così chiamati in onore dei protagonisti che portarono a termine una importante impresa aereospaziale proprio in quei giorni, Valerio Bikovski e Valentina Tereskova; il terzo invece fu un tributo alla moglie di Garibaldi che a Cesenatico soggiornò negli ultimi anni della sua vita.

Nella Dolce Vita di Cesenatico . . . i Delfini - archivio Nanni

Dopo la benedizione dell’acquario impartita dal Vescovo Monsignor Pierfranceschi e la solenne premiazione dell’equipaggio del Fiorenza, tutta Cesenatico festeggiò i tre delfini che beati avrebbero sguazzato ancora per qualche anno nelle limpide acque del loro canale.

Giorgia Lagosti