Il Bustrengo (e Bustrèng)

“Bustreng”. Un appellativo dal suono duro, che riporta a qualcosa di rustico, antico, quasi “grezzo”.  Il nome dialettale di questo dolce pare…

“Bustreng”. Un appellativo dal suono duro, che riporta a qualcosa di rustico, antico, quasi “grezzo”.  Il nome dialettale di questo dolce pare sia di origine barbarica (legato alla presenza dei Celti in Romagna), ma non è facile individuare la sua vera provenienza. Quel  che è certo è che le prime tracce risalgono al Medioevo, che la sua paternità è contesa tra il mondo contadino della bassa Romagna e delle alte Marche e che nasce dall’esigenza di non buttare il pane secco.

La ricetta del Bustrengo, oggi come secoli fa, varia sensibilmente da zona a zona, di contrada in contrada, di famiglia in famiglia; unico dato comune è che solitamente era tipica dell’inverno.

Il pane raffermo veniva ammollato nel latte, addizionato di zucchero, uova e strutto e veniva arricchito con quello che la terra offriva stagionalmente.

Ecco allora che era possibile trovare il Bustrengo profumato di spezie o addolcito con il cioccolato, con il Sangiovese al posto del latte, con il riso bollito in aggiunta al pane, con la farina di castagne o di ceci, con i fichi secchi o con mandorle, noci o pinoli. Un ruolo importante lo deteneva anche la frutta fresca che, quasi a scandire il susseguirsi delle stagioni, caratterizzava il suo impasto.

Al Ristorante La Buca in questi ultimi giorni lo si prepara così. Ed è una versione … sì primaverile,  fresca e ricca dei profumi di fragole e albicocche, ma anche ricca della complessità data dallo zenzero e dall’aromaticità della cannella. Davvero un grande equilibrio!

Il Bustrengo di Thomas Battistini

Ingredienti
350 gr di mollica di pane bianco
450 ml di latte intero
50 gr di uva sultanina
30 gr di rum
3 gr di cannella
50 gr di pinoli
10 gr di succo di zenzero
150 gr di fragola a cubetti
150 gr di albicocca fresche a cubetti
100 gr di zucchero di canna
3 uova
50 gr di panna fresca
Preparazione
Innanzitutto, in una capiente ciotola si mette in ammollo il pane nel latte e, a parte, l’uvetta nel rhum.
Poi si prepara l’impasto unendo al pane le uova, lo zucchero, la cannella e il succo di zenzero. Dopo aver mescolato bene, si completa con l’uvetta ben strizzata e la frutta fresca.
Si riveste una teglia rettangolare (25×35 circa) con della carta oleata, si versa la massa e livella bene.
Ora, con la panna, si bagna la superficie e si termina con una spolverata di zucchero di canna.

Si inforna a 175 gradi per circa 40/45 minuti, fino a quando il dolce non risulta ben dorato.
E … poi … “E’ importante lasciar riposare il Bustrengo per un paio d’ora prima di assaggiarlo”.

Giorgia Lagosti