Dal Salone del Gusto 2012 . . .

Dopo tanta attesa e soprattutto dopo tanto lavoro, finalmente oggi si sono aperte le porte del “Salone del Gusto 2012”….

Dopo tanta attesa e soprattutto dopo tanto lavoro, finalmente oggi si sono aperte le porte del “Salone del Gusto 2012”.

Tutto il popolo dell’enogastronomia Slow in questi giorni si riverserà a Torino per documentare le attività, testare i prodotti e “godere” degli eventi che compongono questa incredibile manifestazione, punto di riferimento internazionale per tutti gli appassionati. Decine e decine di addetti ai lavori, giornalisti e food blogger presenzieranno all’evento.

E fra gli stand dell’area riservata al Cibo di Strada, l’Osteria del Gran Fritto, già da oggi, ha riscosso un grande successo.
Andrea mi racconta che … «all’ora di pranzo il Salone era affollatissimo! Qui è tutto davvero interessante, c’è una bella scelta: la Piadina Romagnola, gli Agnolotti, il Caciucco e il nostro “Risotto alla moda di una volta”. Per non parlare del “Cono di Fritto”: siamo stati assaliti!

E’ stato lui a fare da padrone nelle nostre cucine: 6 vasche da 20 litri di olio ciascuna ne hanno “macinato” decine e decine di porzioni!»

L'Osteria del Gran Fritto a Torino

Avete faticato per sostenere il ritmo serrato delle ore di punta?

«Eravamo pronti e molto organizzati. Certo che la stanchezza si sente!

Se pensi poi che ieri abbiamo scaricato e predisposto tutta la nostra attrezzatura, compresi i 35 quintali di pesce freschissimo che in un giorno le brigate delle cucine di Milano Marittima e di Cesenatico ci hanno preparato … abbiamo avuto il nostro da fare! Ma il trucco è la sinergia.

Vedi Giorgia, ognuno di noi ha il proprio compito e tenendo il ritmo, la “macchina” funzione alla perfezione.  Siamo riusciti a servire tutto espresso, cucinato in tempo reale. Che soddisfazione!»

Risotto alla Moda di una Volta

Cosa significa per voi essere lì?

«E’ molto emozionante. Poi non nego che quest’anno … sento che tutto ha un significato diverso. Ti spiego: il periodo appena trascorso è stato certamente tra i più difficili e drammatici per l’Emilia Romagna.

Dal punto di vista della produzione agroalimentare, il terremoto dello scorso Maggio ha messo in ginocchio una intera popolazione, un’area ricca di cantine sociali, sede delle più antiche e prestigiose acetaie italiane e dei magazzini di stagionatura dei formaggi Grana e Parmigiano Reggiano.

L’associazione regionale di Slow Food ha costruito per il Salone del Gusto e Terra Madre un programma di eventi e iniziative per riflettere sulla situazione locale e promuovere il lavoro di ricostruzione. E noi siamo fieri di esserci e di far parte di tutto ciò».

Grazie Andrea. Ti lascio … si sta avvicinando l’ora della cena! 

Buon lavoro.

Giorgia Lagosti